Può trascorrere molto tempo prima che si riesca a trovare un rene idoneo per il trapianto. Per verificare che il rene del donatore sia compatibile con il ricevente sono necessari parecchi test. Vanno condotti colloqui sia con il donatore in vita, sia con il ricevente. Per i reni da donatore deceduto vi è una lista d’attesa.
Si tratta tuttavia di una classica lista d’attesa non da rispettare in ordine cronologico; il rene da donare viene assegnato infatti al paziente maggiormente idoneo indipendentemente dalla posizione che occupa nella lista. Colui che riceve un organo deve assumere farmaci immunosoppressivi per evitare il rigetto del rene impiantato. I pazienti trapiantati dovranno assumere questi farmaci per tutta la vita, ovvero per tutto il tempo in cui il rene trapiantato funzionerà. Infatti, un rene trapiantato non dura necessariamente per tutta la vita. Può accadere che i pazienti più giovani debbano essere sottoposti a trapianti due o più volte nel corso della loro vita. In attesa del successivo trapianto, il paziente torna in dialisi. Se il rene trapiantato funziona bene, il paziente non deve seguire un regime alimentare particolare. Esso può essere modificato qualora il medico constati che la funzionalità del rene trapiantato sta gradualmente diminuendo. Poiché i farmaci immunosoppressivi bloccano il sistema immunitario dei pazienti con rene trapiantato, questi ultimi sono più soggetti a lievi infezioni rispetto ad altri individui. Per questo motivo i trapiantati devono attenersi a una scrupolosa igiene.